Bellissimo tour cicloturistico da XC, che si svolge nelle zone Sud ed Est del Lago di Viverone nel pieno dell'Anfiteatro morenico di Ivrea.

Si parte dalla città d'arte di Maglione, dove possiamo lasciare agevolmente la macchina. Il paese è molto caratteristico perché nelle strade si possono osservare diversi dipinti ed opere d'arte detti Macam, che se risalgono agli anni 80; sono stati piuttosto trascurati ed abbandonati ma rimane comunque un posto con il suo fascino.

Da Maglione andiamo a prendere una strada sterrata che ci conduce attraverso un bosco, per poi andare a prendere una stradina di campagna che costeggia un fiumiciattolo artificiale detto Canale di Villa Reale.

Passiamo ad ovest di Alice Castello e continuiamo in direzione di Cavaglià questa volta attraversando nuovamente dei boschi in saliscendi.

Superato Cavaglià si percorre un breve tratto di strada statale in direzione della pista di Go-kart di Viverone, e prendiamo quindi un sentiero a destra, che si inerpica su una collina che ci porta fino allo Stagno di Pioglio.

Scendiamo attraverso il bosco fino ad arrivare alla frazione di Castello di Roppolo, dove risaliamo fino in cima al castello; di qui è possibile ammirare un panorama stupendo, sull'anfiteatro morenico di Ivrea, con al centro il Lago di Viverone.

Scendiamo ora su asfalto fino a Roppolo per poi andare a prendere una strada di campagna che ci conduce in direzione della strada provinciale 228 del Lago di Viverone.

Percorriamo alcuni metri di statale, e poi prendiamo una stradina di campagna sulla destra, che scende in direzione del Lago di Viverone, attraversando dei campi, per poi diventare un sentiero di bosco che costeggia il lato est del lago.

Continuiamo a salire in direzione di un piccolo paesello che si chiama Morzano da cui è possibile ammirare un bel panorama sul lago, e poi si prosegue nel bosco proprio sotto il Monte Magnano.

Proseguiamo dal Sapel da Mur, in saliscendi nel bosco, percorrendo uno degli itinerari cicloturistici più caratteristici della zona, fino ad andare a raggiungere il Passo D'avenco che si trova su una collina al di sotto della quale passa l'autostrada Torino - Aosta.

Il percorso nel bosco raggiungere un crocevia che si chiama Sapel da Bras, dopodiché proseguiamo ancora nel bosco incrociando un sentiero che si chiama la "Via dell'Anfiteatro morenico di Ivrea".

Passiamo sotto al Bric delle Barricate ed andiamo a prendere per pochi metri la strada provinciale 43, fino in corrispondenza della Bocca d'arbaro un crocevia da cui andiamo a prendere un sentiero.

Prendiamo questo lungo sentiero cicloturistico, che attraversa un bosco che si trova a sud di Cossano Canavese fino a raggiungere il piccolo borgo di Masino da cui ci arrampichiamo fino al famoso Castello di Masino, gestito dal FAI. Qui è obbligatorio fermarsi per una pausa ad ammirare il paesaggio dalla veduta dell'Anfiteatro morenico di Ivrea.

Prendiamo quindi un sentiero che costeggia il lato nord del Castello di Masino, ma subito dopo passato il castello, dobbiamo fermarci nuovamente per ammirare il panorama, questa volta dalla parte opposta verso sud. Di qui un imbocchiamo un sentiero che scende lungo la collina in direzione di una piccola frazione che si chiama Gravellino. Il sentiero è caratterizzato dal fatto che è  un susseguirsi infinito di tornantini in discesa, su fondo abbastanza sconnesso; trovate anche un cartello che ne vieta l'accesso, ma io l'ho percorso tranquillamente ed ho visto anche diverse persone sia a piedi che in mountain bike.

Giunti ai piedi della collina, prendiamo nuovamente un sentiero che costeggia il Naviglio di Ivrea in direzione di Vestignè, e proseguiamo sempre costeggiando il naviglio, fino a raggiungere Borgomasino dove anche qui troviamo il Castello di Borgomasino da visitare.

Ci dirigiamo ora in direzione del Lago di Maglione, che si trova all'interno di una tenuta in cui non è possibile entrare, ma si può passare sul sentiero adiacente.

Ritorniamo quindi nel paesino di Maglione dove andiamo a chiudere l'anello, da dove siamo partiti.

Il tour qui proposto è percorribile tutto l'anno, è molto facile tecnicamente, ed anche se è caratterizzato da alcuni tratti su fondo sconnesso è comunque fattibile con una buona bici front.